L'eroe messicano El Santo viene chiamato per indagare su alcuni rapimenti senza movente e ricatto. Il sospettato numero uno è il titolare di un macabro museo delle cere ultimamente molto in voga... Forse il miglior esempio di horror messicano intrecciato con l'universo giustiziere dei folkloristici luchadores. Interpretato dal leggendario El Santo, ovvero il più famoso lottatore messicano che per una trentina d'anni - senza sosta - si divise tra le glorie del ring e film fantastici dal grosso successo di pubblico, diventando addirittura un personaggio di fumetti e fotoromanzi psicotronici. Insieme a “Santo Contra Las Mujeres Vampiro” (1962) e “Santo En El Tesoro De Dracula” (1969), è uno degli unici suoi innumerevoli film che hanno goduto di una distribuzione italiana sul finire degli anni '70, dove le immagini di alcune locandine tentavano di farlo passare - visto il periodo - come una specie di Superman.

Alfonso Corona Blake (1919-1999) Autore con una filmografia estremamente cristiana che ha sempre oscillato, senza problemi, tra le regie classiche per il cinema impegnato e quelle stravaganti per cinema popolare più bizzarro. Nella sua carriera ha vinto anche prestigiosi premi, e con il melodramma “El Camino De La Vida” (1956) – presentato anche al VI festival di Berlino - vinse addirittura 3 riconoscimenti in 3 diverse kermesse internazionali (“miglior regista”; “miglior film”; “miglior film cattolico”). Per le pellicole fantastiche e horror, oltre questo, si ricordiamo anche “La Mujer Y La Bestia” (1959), “El Mundo De Los Vampiros” (1960) e il già citato “Santo Contra Las Mujeres Vampiro” (1962).