lo struggente incontro tra generazioni distanti, per cui il ricordo dell’atomica esplode in una assolata e pacifica Nagasaki degli anni Novanta, nel penultimo film del grande maestro del cinema Giapponese.
Akira Kurosawa (Tokyo, 23 marzo 1910 – Tokyo, 6 settembre 1998) è stato uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale. Cresciuto in una famiglia con radici samurai, ricevette un’educazione rigorosa e si appassionò presto all’arte, alla letteratura e al cinema grazie al fratello Heigo. Dopo aver studiato pittura, iniziò la carriera cinematografica come assistente alla regia presso gli studi P.C.L., poi divenuti Toho. Esordì come regista nel 1943 con Sugata Sanshiro. La sua fama internazionale esplose con Rashomon (1950), vincitore del Leone d’Oro a Venezia, seguito da capolavori come I sette samurai, Trono di sangue, Ran e Dersu Uzala. Kurosawa ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar alla carriera nel 1990