Start Cinema presenta

Festival del Cinema di Ravenna - XXIII Edizione
GREEN FESTIVAL & PROGRAMMA NIGHTMARE LEGACY
 

THE FRENCH CONNECTION

di William Friedkin
Stati Uniti 1971  114'
 
Cast Gene Hackman, Roy Scheider, Fernando Rey, Tony Lo Bianco, Marcel Bozzuffi
Sceneggiatura   Ernest Tidyman
Sinossi

Il braccio violento della legge (The French Connection, 1971), diretto da William Friedkin, è un thriller poliziesco ispirato a eventi reali ricostruiti nel libro-inchiesta di Robin Moore. 

Jimmy "Popeye" Doyle e Buddy Russo sono due agenti della narcotici di New York, dai metodi poco ortodossi e malvisti dai superiori. Quando ricevono una soffiata improvvisa su un traffico internazionale di eroina proveniente dalla Francia, vedono l’occasione perfetta per riabilitare la loro reputazione. Spinti da un’ossessione per il caso, i due partner iniziano così ad indagare e si lanciano in una caccia spietata al misterioso criminale francese Charnier. In un avvicendarsi di inseguimenti, intercettazioni e sparatorie, il film esplora i limiti dell’etica poliziesca e la sottile linea tra giustizia e ossessione, culminando in un finale amaro e volutamente non risolutivo. 

La regia di Friedkin è cruda e realistica, con uno stile quasi documentaristico che vuole ritrarre in modo autentico la realtà urbana di una New York sporca e dalla morale ambigua. Caratteristico del regista è il ritmo serrato e incalzante delle scene d’azione, che creano tensione e suspense attraverso un montaggio dinamico e sapientemente costruito: la sequenza più celebre e meglio riuscita è quella in cui il protagonista a bordo di un’automobile insegue l’antagonista che sta fuggendo su un treno della metropolitana, in cui il tasso di adrenalina e caos arriva all’apice. 

 

Il personaggio di Doyle domina la scena, duro, impulsivo e moralmente problematico. Gene Hackman riesce a portare in vita un antieroe memorabile ed estremamente umano nei suoi difetti, con un’interpretazione che gli procura il suo primo Oscar al miglior attore protagonista nel 1972.


Nota biografica

Dopo un periodo nei marines e una prima esperienza come giornalista radiofonico, Hackman debutta al cinema a 34 anni con Lilith (1964), accanto a Warren Beatty, con cui tornerà in Gangster Story (1967), ruolo che gli valse la prima nomination agli Oscar.  La consacrazione arriva nel 1972 con l’Oscar e il Golden Globe per “Il braccio violento della legge” (The French Connection, 1971) di William Friedkin. Un secondo Oscar gli viene assegnato vent’anni dopo per “Gli spietati” (Unforgiven, 1992) di Clint Eastwood. Nel 1989 conquista anche l’Orso d’Argento al Festival di Berlino con Mississippi Burning.  Iconico Lex Luthor nel Superman di Richard Donner (1978) e nei capitoli successivi, Hackman alterna interpretazioni drammatiche a ruoli brillanti: nel 2002 riceve un Golden Globe per la sua memorabile performance ne “I Tenenbaum” (The Royal Tenenbaums, 2001) di Wes Anderson.


CREDITS

Fotografia
Owen Roizman



Montaggio
Gerald B. Greenberg

Musiche
Don Ellis




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