Pallido, sporco ed emaciato, Giovanni Velasques ritorna nel suo paese natale, un piccolo villaggio arroccato sulle montagne della Sicilia. Un oscuro trauma che si porta dalla guerra provoca in lui una violenta crisi. A liberarlo da questa sofferenza è una vecchia maara che lo inizia all'arte della magia, rivelandogli di possedere il dono, lo spirito di un uomo morto con il quale potrà aiutare gli altri. Ben presto l'autorevolezza conquistata dal nuovo mago lo porta a scontrarsi con le altre facce del potere, la chiesa e la mafia. Giovanni ripiomba in una solitudine che lo incattivisce, finché il grido di dolore della sua famiglia lo richiama al ruolo di padre e lo intima a rinnegare quello spirito “diabolico” che alberga nel suo corpo. Ma quest'anima sacra, venerata come una divinità, potrà davvero perdersi nell'oblio?
Nato a Palermo nel 1988. Nel 2011 si diploma in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2012 viene ammesso al corso di regia del documentario nella sede siciliana del Centro Sperimentale. Tra i suoi lavori più importanti il cortometraggio OFFICIUM (2014), un’esplorazione su alcuni desideri e bisogni profondi dell'universo femminile; il documentario PICCHI' CHI E’ ? (2013) che ripercorre i luoghi e le tappe fondamentali del movimento lgbtq palermitano dagli anni '70 ai giorni nostri; il documentario UN GIARDINO CHE RIDEVA (2010), viaggio sentimentale di una donna nella Palermo della Belle Epoque. Il suo ultimo cortometraggio sulla magia popolare, dal titolo PARRU PI TIA, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in diversi festival di tutto il mondo. La bocca dell'anima è il suo primo lungometraggio di finzione.